Eventi - Museo Pleistocenico

Sindaco Marino al Museo

Il sindaco Ignazio Marino, il giorno 30 Marzo ha inaugurato il museo di Casal de'Pazzi: uno spazio espositivo e didattico, edificato intorno ad  area d’importante interesse archeologico, geologico, paleontologico.

Il sito su cui sorge il Museo costituisce l’unica testimonianza di una molteplice serie di depositi  pleistocenici che costellavano la bassa valle dell'Aniene, distrutti dall'avanzare della città.

Il Museo si trova tra la via Nomentana e la via Tiburtina e precisamente in via Ciciliano, angolo via Galbani. L’ingresso è gratuito.

Gli orari sono:

  • dal  martedì al venerdì  dalle ore 9.00 alle ore 14.00 (ultimo ingresso ore 13.00); ingresso contingentato, con prenotazione,  max 30 persone.
  • sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 14.00. ingresso contingentato, senza prenotazione entrata ogni ora (ultimo ingresso ore 13.00), max 30 persone.
  • Chiuso il lunedì, il 25 dicembre, il 1° gennaio e il 1°maggio

Il Museo ha avuto una lunga storia, iniziata negli anni 1981, con il ritrovamento  durante dei lavori  del fondo stradale di una zanna d’elefante lunga quattro metri ed altri reperti fossili straordinari che suscitarono grande interesse nella popolazione romana che chiese allora di conservare il luogo,  come Museo.

Venne fatto lo scavo e portato alla luce un ricchissimo deposito  pleistocenico con reperti faunistici, strumenti litici e un frammento di parietale umano databile intono a 250.000 anni fa.  I reperti furono studiati , catalogati e ben custoditi  per lungo tempo e il sito dimenticato.

Nell’anno 1995, una scuola del territorio ha adottato per la prima volta il Deposito Pleistocenico, inserendolo nel progetto del Comune di Roma “La scuola adotta un Monumento”,  per farlo conoscere alla cittadinanza ed anche  alle altre scuole, risvegliando così l’interesse per questo sito. Da allora, ogni anno scolastico, le scuole della Rete Tiburtina Collatina, hanno continuato ad adottarlo, cercando di non farlo più cadere nel “dimenticatoio”,  valorizzandolo come risorsa culturale del territorio.

Questo onere è stato assunto in particolare dalla scuola ” IC di Via Palombini “, situata proprio di fronte al Museo. I bambini della scuola primaria di questo Istituto che in questi anni  si sono avvicendati nell’adozione del Museo,  hanno  organizzato visite guidate per i cittadini, ed hanno  seguito con perseveranza   i  lavori della Sovraintendenza Capitolina, mantenendo sempre alto l’interesse di tutti.

Oggi finalmente abbiamo il Museo

L’itinerario di visita inizia con l’osservazione del letto del fiume dall’alto di una passerella.  Alcune proiezioni mettono in evidenza i grandi massi del fondo dell’ Aniene in cui sono incastrati  i resti fossili del giacimento tra cui zanne lunghe fino a 4 metri, denti e vertebre.

 Nella sala espositiva è possibile ammirare alcuni reperti fossili rinvenuti nel giacimento ed utilizzare la Pleistostation, un touch screen ricco di questionari, giochi, ipertesti e filmati.

 All’esterno, sotto la  copertura  da una pensilina, si possono osservare i pannelli  che sintetizzano l’evoluzione di quel tratto di  Aniene, a partire da 3 milioni di anni fa, quando a Roma c’era il mare.  Il giardino fa rivivere il fiume di 200.000 anni fa: percorrendo un sentiero che richiama il suo percorso, lungo le sue sponde si possono ammirare le aiole  guarnite da piante caratteristiche di quel periodo. 

Infine, tre aree di sosta sono dedicate alla realizzazione di laboratori didattici ed eventi.

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